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Gino Landini Basket, nuovo corso con Coach Corsolini in Serie C

La nuova stagione di Serie C è alle porte per Gino Landini Basket. Dopo la cavalcata della scorsa annata, chiusa con l’accesso ai Playoff di contro Savigliano sotto la guida di Coach Ricci, la società di Lerici apre un nuovo capitolo con l’arrivo di un nome importante come quello di Marco Corsolini.
L’ex tecnico della Cestistica Spezzina, reduce da più di dieci anni di esperienze ad altissimo livello tra Serie A2 e Serie A1, guiderà la prima squadra maschile nel Girone A. L’esordio ufficiale è fissato per sabato 27 settembre alle 20:30, in trasferta sul campo del Basket 5 Pari.
Il roster lericino si presenta rinnovato con innesti di spessore. Approda a Lerici lo statunitense Micah Schnyders, prodotto del College di Michigan State, così come anche Leonardo Giachetti, in arrivo dalla Folgore Fucecchio in Serie C toscana. Completa il quadro delle nuove firme Leonardo Bicicchi, giovane classe 2007 proveniente da Viareggio. Non solo arrivi: dal Settore Giovanile salgono in pianta stabile in prima squadra Alberto Maccari e Leonardo Russo, rispettivamente 2009 e 2007, confermando la vocazione del club alla crescita nel Settore Giovanile.
Grande entusiasmo nelle parole del nuovo allenatore: «Sono in una società che sta cercando di fare tanto da poco tempo e quindi questo è molto stimolante. Credo che negli ultimi 15 anni siano usciti troppo pochi giocatori di spessore dalla provincia e per me questa è una delle sfide più importanti».
Un pensiero particolare è rivolto al movimento cestistico spezzino: «Abbiamo una grande fortuna in provincia di La Spezia», afferma, «con Basket Golfo dei Poeti in Divisione Regionale 1, Gino Landini Basket in Serie C e Spezia Basket in Serie B Interregionale, i ragazzi hanno un percorso chiaro di crescita verso le prime squadre».
Coach Corsolini non nasconde una riflessione critica sul panorama cestistico nazionale: «In Italia siamo clamorosamente in ritardo rispetto ad altri paesi europei. A 19 anni un ragazzo è ancora considerato troppo acerbo per giocare in prima squadra, ma il problema non è l’età», aggiunge, in quanto «se un atleta è pronto gioca, che abbia 19 o 35 anni». Tuttavia, «il punto è che spesso non sono mai pronti».
Da qui l’appello alla responsabilità condivisa: «Bisogna pretendere di più dai ragazzi e fare in modo che anche loro pretendano di più da se stessi. Troppo spesso vengono lasciati semplicemente a sopravvivere nello sport, e questo è un limite che dobbiamo superare».
Sul campionato, il nuovo tecnico non si sbilancia: «Non conosco il livello della Serie C, non ho la minima idea se siamo fortissimi o debolissimi. Potremmo fare 34-0 come 0-34. L’unica certezza è la disponibilità incredibile di questi ragazzi, che ringrazio sin da ora. Se non faremo bene, sarà probabilmente colpa mia».