Concluso il Corso Arbitri: sono 38 i nuovi ragazzi e ragazze pronti a scendere in campo

Concluso ufficialmente il corso arbitri del CIA Liguria. Sono 38 i nuovi ragazzi e ragazze formati e pronti dunque a scendere in campo nella nostra regione, da Ponente a Levante: 7 a Imperia, 10 a Savona, 15 a Genova e 6 a La Spezia.

Queste le parole di Federico Martino, Formatore Regionale Arbitri Settore Giovanile: «Anche quest’anno siamo giunti alla conclusione del corso arbitri, un percorso che ha permesso allo staff di formatori di trasmettere conoscenze, competenze e valori fondamentali per intraprendere il ruolo dell’arbitro con responsabilità e passione. Un sentito ringraziamento va al Comitato per aver autorizzato l’organizzazione dei corsi e a tutte le società che ci hanno ospitato sia in palestra durante le lezioni del corso sia durante gli esami abilitativi.

Ci tengo anche a ringraziare pubblicamente i formatori provinciali, Roberto Rizzi, Davide Franceri, Alessandro Mariani, Simone Emmanuele e Stefano Vozzella, per l’enorme lavoro svolto in palestra con i ragazzi, mettendoli e facendoli fin da subito sentire al centro di un progetto che ha loro e la loro crescita personale come obiettivo principale.

Ora mi rivolgo a voi, ragazzi e ragazze che avete deciso, con coraggio, di intraprendere questa nuova sfida, fatto di continue esperienze e avventure. Usate ogni gara per la quale sarete designati, ogni partita di torneo, ogni amichevole per crescere e per sbagliare, perché solo sbagliando migliorerete e imparerete, l’importante è che il vostro atteggiamento sia sempre propositivo e corretto, nei confronti di tutti. Siate sempre leali, determinati e aperti al miglioramento.

Le cose non sempre andranno bene, mi dispiace dirvelo ma è giusto prepararvi, soprattutto visto la direzione che anche il nostro sport sta prendendo. Incontrerete persone che i valori di cui vi abbiamo parlato non sanno nemmeno come si scrivano e che leggendo questo comunicato avranno dovuto consultare un dizionario della lingua italiana per capire di cosa stiamo parlando, persone che ci vedono come robot che non possono sbagliare, perché se sei l’arbitro non puoi sbagliare, non ti è permesso e se sbagliamo si sentono autorizzati aggredendoci verbalmente. Non fatevi scoraggiare da questi comportamenti, ricordatevi che da adesso fate parte di una squadra, la più numerosa di tutte, e avrete sempre un collega che sarà la vostra spalla. Perché, ricordate, gli arbitri sono la terza squadra in campo.

Una squadra è un gruppo o formazione organica di persone con compiti e funzioni comuni, da dizionario, quindi non da soli, non in singolo, sennò non siamo più squadra e non siamo più arbitri. Buona fortuna e buon arbitraggio!»